Si definisce “Break Even Point” o BEP (in contabilità aziendale) il punto di pareggio o quantità di equilibrio raggiunto quando i ricavi pareggiano i costi. L’impresa non registra né perdite né un utili: il profitto al punto di pareggio è uguale a zero. Una volta superato il punto di pareggio, inizia a realizzare profitti. L’analisi del punto di pareggio può essere applicata a diversi ambiti, come ad esempio il lancio di una nuova linea di prodotti o l’avvio di una start up.
Break Even Point: cos’è
Il punto di pareggio o break even point si verifica quando l’importo totale delle vendite realizzate (ricavi) uguaglia tutti i costi sostenuti (costi fissi + variabili) per l’oggetto contabile in esame. Il pareggio potrebbe essere raggiunto in un periodo di tempo variabile e su più esercizi contabili, in base a quanto tempo sia necessario per produrre e vendere una quantità di prodotti sufficiente a remunerare l’investimento complessivo effettuato.
Quando l’impresa supera il punto di pareggio, significa che il valore delle vendite è superiore al costo totale per unità prodotta e che sono stati coperti i costi di avviamento iniziale del progetto (investimento iniziale). Chiaramente questa analisi richiede la rilevazione dettagliata dei costi sostenuti sia quelli che dipendono dalla produzione (diretti) sia quelli che prescindono da essa (indiretti).
Come si calcola il Break Even Point
Per calcolare il punto di pareggio occorre conoscere i seguenti valori:
- Costi Fissi (CF)
- Costi Variabili Unitari ossia quelli riferibili alla singola unità prodotta (CVU)
- Prezzo di Vendita del singolo prodotto (PV)
- Margine di Contribuzione Unitario (MCU) ossia la differenza tra PV e CVU ossia il margine che viene prodotto da ogni singola unità
Segue la formula per il calcolo matematico:

Break even point calcolo
Break Even Point: Formula
Il valore da calcolare, risultato della formula, è la quantità di equilibrio ovvero la quantità di prodotto da produrre e vendere per pareggiare la struttura dei costi.
Esempio di calcolo:
Ipotizziamo che, su un arco temporale di 2 anni, i costi fissi per la produzione di un prodotto siano pari a 150.000 € (CF), il prezzo di ogni unità venduta sia pari a 950 € (PV) e il costo variabile per produrre ogni unità di prodotto sia di 450 € (CVU); il calcolo sarà:
“BEP = 150.000 / (950 – 450) = 300”
Il BEP ottenuto indica che per pareggiare i costi di produzione è necessario produrre almeno 300 unità di prodotto nei 2 anni in esame.
Il break even point può essere anche rappresentato graficamente tramite l’uso degli assi cartesiani, dove sull’asse delle ascisse si mettono le quantità vendute e su quello delle ordinate i costi.

Brek even point – Fonte Immagine: https://www.axepta.it/break-even-point-come-si-calcola/
Il BEP o Punto di pareggio è l’intersezione tra la retta che rappresenta i Costi totali (costi fissi + costi variabili) e quella del Ricavo totale: nell’area che precede questo punto si è in perdita (–), nell’area che segue il BEP si comincia a produrre utili (+).
A cosa serve il break even point
L’analisi del punto di pareggio viene elaborata prima di avviare un nuovo progetto (nella fase di business plan), basandosi su dati di stima per valutarne la fattibilità e la remunerabilità nel tempo. Successivamente, a progetto avviato, viene elaborata partendo dai dati contabili effettivi per monitorare il momento in cui l’attività inizia ad andare in profit.
Si tratta di un’analisi importante, perché permette di capire quante vendite effettuare per poter coprire i costi del progetto . Non solo: il calcolo del break even point può orientare anche nella determinazione del corretto prezzo di vendita e nel volume di produzione necessario a generare profitto.