Si definisce “CTR” (acronimo di click through rate, in italiano percentuale di clic) il rapporto tra il numero utenti che cliccano su un risultato o su annuncio online (clic) e il numero totale degli utenti che l’hanno visto (impressions). Questa percentuale misura il grado di successo che l’annuncio ha ottenuto nel catturare l’interesse degli utenti: maggiore è la percentuale, maggiore è il numero di clic ricevuti e quindi maggiore è la capacità dell’annuncio di generare interesse. Il CTR può essere migliorato con annunci creativi, che includono riferimenti o ‘call to action‘ per stimolare la curiosità dell’utente, oltre a una selezione attenta e precisa delle parole chiave in title e description.

 

Come viene calcolato il CTR

La formula matematica del CTR è CTR=clic/impressioni

Esempio di calcolo: su 100 persone che vedono un annuncio, 2 persone fanno clic su di esso, il CTR per quell’annuncio è 2/100 ovvero il 2%.

Il CTR è un concetto relativo e dipende dal mezzo e dalla sorgente. Oggi gli utenti su Internet sono diventati molto meno sensibili agli annunci presenti sulle pagine Web, pertanto una percentuale di clic tipica su annunci display potrebbe oscillare tra lo 0,20% e lo 0,50% (circa 2 – 5 utenti ogni 1.000). Nel caso di campagne CPC invece si dovrebbe aspirare ad un CTR del 5% (dato questo sempre molto indicativo).

 

Cosa significano i valori CTR

Il CTR è uno dei più importanti indicatori all’interno di qualsiasi strategia di marketing digitale, poiché offre una visione dell’interesse generato negli utenti. Lato SEO ha un rapporto diretto con il posizionamento organico, lato SEA è un indicatore chiave per lavorare, ad esempio, sul quality score delle parole chiave. È un tasso che deve essere preso in considerazione anche nelle strategie di email marketing per misurare l’efficacia di ogni campagna.

Si tratta di una metrica che va controllata e migliorata regolarmente per aumentare le possibilità di successo in qualsiasi strategia digitale che si sta sviluppando. Un’elevata percentuale di clic significa che molti utenti fanno clic su un annuncio, tuttavia non dice nulla sul numero effettivo di vendite o conversioni generate dall’annuncio stesso: per questo, il CTR va rapportato con il tasso di conversione (la percentuale di clic che porta vendite o conversioni effettive) per valutare l’effettiva qualità degli annunci. Ad esempio, un CTR troppo elevato a fronte di un tasso di conversione troppo basso può indicare che l’annuncio non è posizionato correttamente: se un alto numero di utenti clicca ma non converte, infatti, può significare che l’annuncio non è chiaro e che la campagna non sta andando in profit.