Si definisce “Joint Venture” (in italiano “associazione temporanea di imprese“) l’accordo di collaborazione stipulato tra due o più imprese (ventures) per raggiungere un particolare obiettivo di natura commerciale o industriale, condividendone utili, perdite, rischi, costi, know-how, eccetera. Le imprese possono appartenere anche a paesi diversi. La partecipazione può essere orizzontale quando le imprese operano nello stesso settore produttivo oppure hanno la stessa struttura produttiva (ad esempio, per aumentare la quantità prodotta), oppure verticale quando le imprese operano in settori diversi (ad esempio, quando si occupano di fasi diverse della produzione).

 

La Borsa Italiana ha riassunto queste informazioni in un utile infografica:

Infografica Borsa Italiana definizione joint venture

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Accordo per una joint venture

Alcune associazioni a livello internazionali hanno pubblicato modelli di contratto che possono agevolare la costituzione di queste collaborazioni, tuttavia non esiste un modello standard di accordo di joint venture: le imprese si accordano fra loro a seconda delle proprie necessità. Possiamo comunque distinguere due tipologie contrattuali dal punto di vista della forma giuridica:

  • forma contrattuale: in questo caso la collaborazione non fa sorgere un soggetto giuridico distinto dalle imprese partecipanti, ma viene stipulato un vero e proprio contratto. Si parla di unincorporated joint venture oppure contractual joint venture. In questo caso le aziende decidono nell’accordo quali sono gli obblighi per ciascuna, come verranno ripartiti gli utili o le perdite, eccetera.
  • forma societaria: questo tipo di accordo dà vita ad un nuovo soggetto societario distinto dalle co-ventures. Si parla incorporated joint venture o joint venture corporation. In questo caso le imprese partecipanti si dividono perdite e utili derivanti dalla nuova società e sono responsabili ognuno per la quota di capitale versato.  Si spartiscono oneri e utili della società e sono responsabili esclusivamente per la parte di capitale da loro versato.

In ogni caso quando si costituisce un accordo di joint venture questo sicuramente deve contenere almeno gli aspetti essenziali relativi alla collaborazione ossia:

  • la determinazione di un obiettivo comune;
  • la valutazione dei rischi (giuridici, economici, commerciali);
  • la divisione dei compiti e dei ruoli decisionali fra le partecipanti;
  • i criteri per la ripartizione di utili e perdite;
  • le clausole contrattuali relative alle responsabilità delle parti (ad esempio quelle relative alla concorrenza);
  • le clausole relative ai motivi che possono dar luogo ad uno scioglimento anticipato della joint venture;

 

Joint venture: esempi

Nella realtà nazionale e internazionale esistono numerosissimi esempi di joint venture. Tra questi possiamo citare quello tra Ford e Toyota che hanno iniziato a collaborare nel 2011 per sviluppare camion ibridi. Toyota ha portato la conoscenza della tecnologia ibrida, mentre Ford ha portato la sua leadership nel mercato americano degli autocarri. Altro esempio potrebbe essere quello di Samsung e Spotify che nel 2018 hanno stretto un accordo per semplificare l’utilizzo di Spotify sui dispositivi Samsung. Nel 2019 hanno ampliato l’accordo e hanno iniziato a includere Spotify come app preinstallata su molti telefoni Samsung, offrendo anche sei mesi gratuiti ai consumatori.