L’acronimo P2B sta per platform to business ed individua i rapporti che si stabiliscono nelle vendite online tra gli intermediari digitali (piattaforme, marketplace) e le imprese (merchant) che vendono i loro prodotti e servizi ai consumatori finali, utilizzando l’intermediazione delle piattaforme o dei motori di ricerca.

 

Cos’è il P2B

Poiché il commercio online sta diventando una realtà sempre più importante, la Comunità Europea ha ritenuto opportuno intervenire configurando i rapporti di intermediazione che nascono nell’ambito delle vendite online con una nuova categoria: la P2B. Fino a prima del Regolamento Europeo, emanato nel 2019,  questi rapporti  rientravano nella categoria B2B (business to business), che fa riferimento ad uno scambio equo tra imprese; nella pratica ci si è resi conto che il rapporto tra i venditori e le piattaforme/motori di ricerca è sempre più impari, configurando i marketplace come la parte più debole. Per questo motivo la Comunità Europea ha ritenuto opportuno disciplinare la materia e inquadrare i rapporti commerciali tra venditori e piattaforme o motori di ricerca con una nuova categoria.

 

Il regolamento europeo P2B

Il Regolamento Europeo 2019/1150 ha disciplinato i rapporti tra le piattaforme online e i motori di ricerca (ad esempio Amazon, Booking, Ebay, Google Shopping, eccetera) e gli utenti commerciali. L’ambito di applicazione del regolamento è relativo ai rapporti di intermediazione tra soggetti che sono stabiliti o risiedono nell’UE o offrono beni e/o servizi ai utenti finali residenti nella CE. Inoltre l’obiettivo del regolamento è quello di tutelare gli interessi di quelle imprese che per la vendita dei loro prodotti o servizi si affidano alle piattaforme online e/o ai motori di ricerca, che troppo spesso favoriscono certi venditori a discapito di altri, in virtù di elaborati algoritmi o di recensioni negative, troppe volte poco verificate degli utenti finali.

 

Il regolamento P2B recepito dalla legge italiana

In Italia il Regolamento Europeo P2B è stato recepito dalla Legge di Bilancio 2021 (Legge n. 178/2020) che ha disciplinato i nuovi obblighi a carico dei soggetti che forniscono servizi di intermediazione e motori di ricerca online in Italia. Sia il Regolamento P2B che la relativa legge italiana fanno parte di un progetto più grande, definito Digital Service Act, per la disciplina dei servizi offerti dalle piattaforme digitali. Questo progetto ha come finalità da un lato la promozione di maggiore equità e trasparenza dei rapporti tra le parti interessante, dall’altro vuole dare maggiore potere all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), affinché possa garantire la puntuale applicazione del Regolamento P2B.